Una donna che scrive Un uccello migratore. La panca davanti al camino. Acqua bevuta con un mestolo. Un angolo acuto. Un'astromelia. Una farfalla sotto un bicchiere. Un urlo rotto. Un foglio bianco. Una lacrima palindroma. Tre livelli di coscienza. Un ago a testa in giù. Sabbia fra le mani. Profumo di biscotto. Una mela marcia. Una bestia. Una ferita aperta. Una pianta radicata in acqua. Una stella senza finestre. Una piastrella. Vapore. Il tuo riflesso. Uno sciame di voci. L'altra faccia della medaglia. Una sillaba che non finisce mai. La poesia più corta. Una cosa felice che cade. La gioia. Il tormento. Un senza. Un plagio. Un abuso. Un oceano di girasole. Una memoria senza traccia. Il secchio della mungitura. La dentiera nel cassetto. Un cassetto. Una cerniera senza denti. Il marmo sotto la porta. Bucce d'arancia. Cannella. Biancospino. Uno scatto di Tina Modotti. Un giorno mai nato. Una pulce in un pagliaio. Una rosa lillipuziana. L'acqua santa caduta per terra. Una pecora rossa. Un porto franco. Uno specchietto senza allodole. Un ginocchio sbucciato. Un merletto fatto a mano. L'ombra lunga di un nano. Una galassia interrotta. La spina nel fianco. Un pettirosso. Una testa. Due occhi. Una bocca. Due mani. Le mani sulle orecchie. Un rossetto sbavato. Una luna bucata. Un mare campestre. Un calanco. Un'anuria. Troppo sale nella minestra. Una scottatura. Un baffo sull'anguria. Una casa mai abitata. La follia del cappellaio. Ossa. Frammenti. Un senza. Una spiaggia inquinata. L'indulgenza. La pietà. Un particolare. Un occhio attento. Un metronomo senza tempo. Una sillaba infinita. Le lenzuola da cambiare. La poesia più corta. La bellezza sotto le palpebre di un cieco. Un'opera d'arte. Sfinimento.

